La pedaliera di Alberto Dessì nel 2025
La pedaliera di Alberto Dessì nel 2025

Sono passati diversi anni dall'ultimo aggiornamento della mia pedaliera, pubblicato nel 2018. Complice il periodo del Covid e, successivamente, una lunga pausa dovuta allo stop delle mie band per vari motivi, ho rimandato più volte la condivisione della nuova versione stabile della mia pedaliera.
Ho deciso di apportare qualche cambiamento drastico, dettato sia dal tempo trascorso sia dalla voglia di modificare alcune soluzioni che avevo mantenuto per troppi anni. Sentivo il bisogno di sperimentare un po’.
La prima modifica importante riguarda la struttura stessa della pedaliera: per la prima volta dalla pedaliera 2014 sono passato a una Pedaltrain interamente in alluminio, quindi molto più leggera, più compatta e con la possibilità di fissare gli alimentatori sotto la pedana, liberando spazio prezioso in superficie. Un altro vantaggio riguarda la possibilità di poterla inserire nella sua valigetta in tessuto e trasportarla in verticale, cosa impossibile con la mia pedaliera precedente. Ho anche aggiunto lateralmente le prese IN e OUT, per un collegamento più rapido tra chitarra e amplificatore.
Un’altra novità rilevante è l’eliminazione totale della sezione overdrive: a malincuore ho sostituito lo Xotic RC Booster, il Soul Food e il Boss SD-2 Dual OverDrive con il Nova Drive, un pedale analogico che però consente di salvare fino a 9 preset di overdrive e distorsione, richiamabili e combinabili a piacere. Anche se l’overdrive si basa su un modello tipo Ibanez TS9 – che non è tra i miei preferiti – usandolo per crunch leggeri lo trovo sorprendentemente gradevole. La sezione distorsione, invece, ricorda molto il ProCo Rat, e funziona benissimo.
Ho anche deciso di reinserire l'MXR Micro Amp come booster: è economico, semplice da gestire, perfetto per dare più spinta alle distorsioni o per aumentare il volume in clean quando serve. Ho eliminato il Diezel VH4 pedal, che usavo in pochissimi brani, e questa scelta mi ha permesso di fare spazio per il Big Muff green russian reissue, la replica ufficiale del Sovtek Big Muff V7 verde militare che adoro. Finalmente posso usarlo dal vivo senza la paura di rovinare l’originale.
Un’altra modifica significativa riguarda il Fulltone OCD: ho sostituito la versione 1.2 con la più recente 1.7, che trovo sorprendentemente simile come carattere sonoro. Anche in questo caso si è trattato di una scelta dettata più dalla voglia di cambiare che da una reale necessità. Sentivo semplicemente il bisogno di dare una rinfrescata anche a quei dettagli che usavo da anni senza mai metterli in discussione.
Infine, ho inserito il Digitech Whammy DT, così da avere in un unico pedale sia il classico Digitech Whammy V sia la funzione detune del Digitech Drop, risparmiando spazio. Ho rimosso anche il Mooer Mod Factory, sostituendolo con il TC Electronic Shaker, perché l’unico effetto che realmente utilizzavo era il vibrato, e lo Shaker mi permette di personalizzarlo in modo più preciso e dettagliato.
Per onestà, va detto che negli ultimi anni ho iniziato a utilizzare anche il Kemper, soprattutto per le situazioni live. Portarsi dietro ogni volta – soprattutto per date lontane – oltre 40 chili tra amplificatore, pedaliera e tutto il resto ha iniziato a pesare, letteralmente… sulla schiena! Ho quindi dovuto trovare un compromesso, e il Kemper si è rivelato la soluzione ideale. A livello sonoro l’ho programmato con molta cura, lavorandoci per oltre sei mesi per ottenere timbriche quanto più fedeli possibile ai miei suoni abituali, e devo dire che il risultato mi soddisfa pienamente.
Sequenza:
GUITAR OUT -->
02 - MXR Micro Amp
03 - Digitech Whammy DT
04 - Boss CS-3 Compression Sustainer
05 - TC Electronic Nova Drive
06 - Fulltone OCD V1.7
07 - Electro Harmonix Big Muff Green reissue
08 - TC Electronic Shaker Vibrato
09 - MXR Phase 90
12 - ErnieBall VP Jr pedale volume passivo
--> AMP IN --> ROCK!!
Cavi George L's e vari - alimentatori Cioks posizionati sotto la pedana.

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